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RECENSIONI

La pittura di Daniele Vannucci ti circonda con una cromia forte e decisa. Ricche stesure sfiorano la forza dell'impressionismo. Paesaggi ed interni quasi completano i luoghi e li uniscono in un guardare e in un vivere. Ogni tema è rappresentato con serenità.

Acuto osservatore trasporta la realtà di tutti i giorni nelle sue tele, arricchendole di una quiete costante che appaga lo spettatore. Angoli quieti, espressione di pace interiore ricchezza e tecnica pittorica capace di parlare in profondità. “Trattoria” “Un angolo tranquillo” Tramonto in Chianti” e tanti altri, traspirano nella loro realtà un desiderio di vivere quei momenti che spesso desideriamo o sogniamo, ma che ci vengono rimossi dalla realtà di tutti i giorni. Daniele non si è lasciato coinvolgere, ha iniziato senza fretta un dialogo con noi, invitandoci nel suo mondo pittorico senza rincorrere il tempo, ma fermandosi a dialogare con lui. Paesaggi, interni, nature morte, poche le figure, ma in “Appuntamento a via Veneto” una coppia cammina in questa strada quasi deserta. Ogni persona è già seduta ed occupa un posto preordinato. Loro i soggetti più importanti. In lontananza un'altra coppia pare avvicinarsi, forse sono coloro che aspettano. Uniche figure in movimento su una strada prospetticamente profonda e dove il colore sfruttando in alcune parti anche la tela grezza, crea bellissimi toni fra realtà e sogno.

Dall'olio, Daniele Vannucci passa senza timore agli acquerelli, dimostrando anche qui una padronanza in una tecnica molto difficile. Vediamo allora i suoi toni sfumare, alleggerirsi, ed una delicatezza cromatica pervade l'insieme con un lieve sospiro che sa risvegliare dentro di noi il desiderio di un dolce abbandono.


Prof. Enrico Miglioli

Opere che catturano per l’armonioso equilibrio di personali gamme cromatiche, che filtrano le percezioni dell’anima e si traducono in istanze profonde di amore per l’arte.

Mara Ferloni

Per chi come me ha avuto la fortuna di averle viste tutte e molte in opera, essendo io suo figlio, nelle tele di Daniele è sempre stata chiara l’impronta sentimentale di uno stato d’animo o di una semplice sensazione che guidavano il pennello. Anche nelle più semplici nature morte, la sola cadenza del colore rendeva nitida la percezione di tristezza o allegria. Sebbene la sua pittura sia in continua evoluzione, mai uguale a se stessa ed in costante attesa, in questa fase e soprattutto con questa tela di “Via Veneto” credo che abbia raggiunto uno dei più alti momenti della propria espressività. Qui il patos dell’atto artistico e la volontà di comunicare non hanno bisogno dei più ricercati mezzi espressivi: linee chiare, pochi colori e senza dovizia di particolari, sono invece i contenuti ed emergere prepotenti. Mai come in questo caso il sentire dell’artista e del proprio pubblico sono stati così vicini, e la voce del pittore sembra quasi non aver bisogno della tavolozza. La fugacità del tempo sembra sfuggire alle persone sedute a tavolino, come se volessero resistere all’inesorabile trascorrere delle stagioni, ma tra la folla c’è chi mestamente s’incammina verso il proprio destino. Gli abiti dei passanti, il cielo grigio, la staticità delle persone, le tonalità dominanti dei rossi accendono il contrasto tra sogno e realtà, tra incoscienza e consapevolezza, tra “chi vuole e chi invece ha dato”.

Ettore Vannucci

Artista che riesce con successo nella tecnica difficile ed eterna della natura morta, le sue composizioni vivono di una atmosfera di raffinata e ricercata poesia estetica. Interessanti le scelte di soggetto, spesso esterne alla raffigurazione umana ma legate alla diretta e lineare riflessione sulle cose e sulla vita.

Alfredo Maria Barbagallo

Inedita in questo dipinto figurativo la qualità tecnica di una immagine di tradizione, che sa usufruire sia della lezione post impressionista delle radici Fauves, sia quella espressionista tedesca di inizio Novecento. L'elemento unificante è rappresentato dal disegno che si fa colore, funzionale alla resa visiva del movimento anonimo di gente in Via Veneto.

Paolo Levi

Rapide pennellate di colori caldi, che da sole sostengono la trama segnica, sono la caratteristica più saliente di una rappresentazione che si radica nella pittura francese post impressionista. La folla anonima ai tavolini di Via Veneto, inquadra una ben delineata coppia ripresa di schiena.

Stefania Bison

 Uno spaccato di vita quotidiana prende vita nell'opera di Daniele Vannucci. Chi passeggia, chi è seduto al bar e chi fa qualcosa ma non si vede. Tutta l'opera brulica di azioni, e si sente quasi il brusio che si fa spazio tra i tavolini, mille voci e mille volti. I colori dell'autunno conferiscono al dipinto un'atmosfera autunnale e tiepida, tranquilla, in attesa del freddo inverno. Un'opera dal sapore un po' nostalgico, che però rispecchia un quotidiano che sarà sempre attuale. Bellissima la scena prospettica e l'utilizzo del colore bianco, in punti ben precisi, che ampliano la visuale e danno volume e luce all'intera composizione.

Sandro Serradifalco

Il rosso è il colore predominante di quest'olio su tela firmato Daniele Vannucci. Un rosso cupo, misto di passione e tristezza. L'estate se n'è andata, e l'autunno, ormai inoltrato, accompagna le ancora tiepide giornate di routine. Sapiente l'utilizzo del colore e delle luci, e ancora di più l'uso del pennello, che nonostante non si soffermi sui particolari, riesce a dare un'immagine chiara di ogni componente dell'opera.

Salvatore Russo

AMSTERDAM WHITNEY International Fine Art congratulates you on being accepted to our distinguished Family of Artists. After carefully reviewing your artwork, Amsterdam Whitney Gallery's Curatorial Review Committee has formally selected you to participate in our elite museum-caliber Representation Program. Our noteworthy Curatorial Review Committee was most impressed by your superb oeuvre such as "'ROMA" which resonates with a profound visual narrative as you reveal the invisible within the visible. The spiritual artistic journey that you portray in your stellar oeuvre  was quite impressive and was a triumph of personal expression. "QUARRY" generated a profound sense of symbolism while reflecting a universal message.  We salute you on your aesthetically absorbing oeuvre which reverberates with a dynamic textural sense and powerful visceral shapes. We were enthralled by the emotive quality of "ILLUSION" which reflects your fine talent and vibrant visual intensity of colors.
Your compelling "RENDEZVOUS" conveys your unique artistic vision of capturing the impalpable as you seize the essence of the emotional and physical experience. Our Committee salutes you on your oeuvre with its important visual narrative and its emotional link to the human and artistic experience. 

AMSTERDAM WHITNEY - FINE ART INTERNATIONAL, INC . New York, NY 10001

Daniele Vannucci è un pittore di ottimo livello che è andato maturando, nel tempo, una propria gradevole, coerente e intensa cifra espressiva.
I suoi paesaggi, sia quelli della toscana interna (da San Miniato alle incantevoli zone del Chianti fino alla Sabina Laziale) sia quelli marini della semiselvaggia Capraia e quelli di Viareggio e della Versilia, sono percorsi da un profondo amore e illuminati da un soffio di poesia. Ne escono quadri freschi, ora panoramici e avvolgenti, ora più mirati e ristretti, tali comunque da rendere pienamente il fascino intrinseco a questa terra che spinse Anatole France a scrivere: “Il dio che ha fatto queste colline era un artista”. Una sapiente capacità impaginatrice poi e un armonico e acceso uso dei cromatismi esaltano ancor di più i suoi oli, ora immersi in una pace celestiale, ora avvolti in atmosfere più turbinose, tra lontani, baluginanti echi vangogghiani, fauves e dei nostri Macchiaioli magicamente fusi e rielaborati in modo personale.
Vannucci evidenzia notevoli qualità artistiche anche nelle altre sue tecniche espressive che vanno dal carboncino alla matita, ai deliziosi acquerelli sapientemente avvolti, in genere, da una diffusa chiarità che ora assorbe le linee delle vele in maliziose, celestiali, dissolventi trasparenze, ora fa da contrappunto ai colori più squillanti delle barche ormeggiate in un mosso porticciolo, ora, in talune nature morte, viene scandita dai rintocchi cromatici dei fiori o da simbolistici pennelli in primo piano: tutta una serie di mirabili, affascinanti, personalissime opere che indicano la perfetta padronanza di questa difficile tecnica espressiva.
Tornando alle sue tele, risultano particolarmente significative e valide per capacità sintattica ed analitica: “Mimose in vaso sul davanzale” con il suo vivo contrasto cromatico e qualche rintocco simbolista e “Mercato” con connotazioni post-impressionistiche, animato, articolato, dai caldi cromatismi consonanti, un quadro che si dilata, originalmente e suggestivamente, fin sui bordi. E come non incantarci di fronte al fascino incomparabile che promana da taluni sentiti squarci paesaggistici intrisi di luce e vento o dagli ampi, articolati panorami di Viareggio e della Versilia, visti dal mare, tutti avvolti da un tenero abbraccio montano?
Un pittore notevole, dunque, tutto percorso da quella che W. Rabbe chiama “la gioia del fare

Manrico Testi

Nelle opere di Daniele Vannucci prevale la rappresentazione tendenzialmente geometrica, dove elemento centrale è la resa dei materiali e l'uso dei colori. Toni delicati in armoniche assonanze visive.

Dino Marasà

Un poetare musicale e cadenzato, che affida una grande importanza alle parole come profonde portatrici di significati perpetuati nel tempo. Daniele Vannucci fa sognare ad occhi aperti e chiusi con le sue odi alla bellezza della natura. Una poesia da leggere o da ascoltare, con i cinque sensi, un dipinto tridimensionale che ci fa scivolare nella realtà descritta, o anche solo accennata, nelle delizione assonanze del Poeta del bello. Un autore che diventa pittore per dare alle emozioni la forza dei colori; dipinti che indossano le vesti ancor più spirituali della poesia, come ali per spiccare il volo.

Letizia Lanzarotti

 

 

 

 


Regata olio su tavola 75x42 2021 Vannucci Daniele WEB

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San Miniato

Vivo la mia prima giovinezza a San Miniato, dove imparo ad amare la campagna e ad apprezzarne i colori ed il silenzio. Proprio in quel periodo ho modo di conoscere il lavoro di alcuni personaggi che sono poi diventati pietre miliari dell'arte Samminiatese e punti di riferimento nella mia espressione pittorica.

 

Luoghi, colori e ricordi di vita vissuta a cavallo dei due millenni.

 

Daniele Vannucci nasce a Firenze nel 1948. Poi ...

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